Martedì 6 agosto 2013 i volontari dell’associazione “Un mondo libero dalla droga” salutavano l’uscita dei bagnanti dall’impianto olimpionico fiorentino con gli opuscoli “La verità sulla droga”, “La verità sull’alcol” e “La verità sulla marijuana”. Sempre cordiale la risposta delle persone. In particolare, un bambino con cui la nostra volontaria si complimentava per le sue opinioni sulle droghe, ha ribattuto, al sentirsi dire “Bravo!”: “No, bravi voi! Per quello che state facendo!”, avendo conosciuto i volontari, e letto gli opuscoli, durante le precedenti visite alla piscina (un sentito grazie anche all’amministrazione!). Vero è che i bambini hanno talvolta una capacità verso la verità che spesso noi abbiamo perso e che faremmo bene ad osservare e riflettere. Non per niente i bambini sono un bersaglio per le droghe farmacologiche e le false diagnosi di “disturbo” mentale. “Disturbo” è una parola usata al posto di “malattia” laddove la malattia non può essere dimostrata, in modo da giustificare una “cura” (e per cura spesso si intende una massiccia somministrazione di droghe farmaceutiche, che forse faranno sparire i comportamenti indesiderati, ma anche ogni comportamento significativamente vitale, caratteristica che è comune a tutte le droghe, legali e illegali che siano).